L’erba gatta (nome scientifico Nepeta Cataria) è una pianta della famiglia delle Lamiaceae molto conosciuta proprio per gli effetti inebrianti che provoca sui felini, tant’è così che viene anche chiamata menta dei gatti o gattaria. Per i suoi effetti e scopi non è da confondere con altri tipi di erbe medicinali che possono essere somministrate a questi animali come trattamento terapeutico o all’interno di una dieta specifica.
I principi attivi dell’erba gatta agiscono sull’animale come si trattasse di una blanda droga. I gatti ne fanno uso quando sentono il bisogno di rilassarli o anche per gioco. Nello specifico, è il nepetalactone (olio essenziale) a generare l’effetto di euforia su di loro. Non contendo alcaloidi, non provoca addizione nell’animale. Altri oli essenziali presenti nella sua composizione sono: l’acido nepetalico, l’anidride nepetalica, il carvacrolo, il citronellolo e il timolo.
Nell’antichità, veniva usata per curare gli spasmi muscolare nell’uomo, le contratture e come rilassante leggero nei cassi di insonnia. Sono stati riscontrati anche delle proprietà repellenti contro gli insetti, il che la rende molto utile nei giardini domestici.
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Perché l’erba gatta piace tanto ai gatti?
È l’odore che attira l’attenzione dei gatti. Il suo particolare aroma, molto simile alla menta, affascina l’animale appena ne percepisce la presenza. Tra le sostanze utili contenute nell’erba gatta, oltre agli oli essenziali citati prima, troviamo minerali (oligoelementi) e le vitamine A, C e del complesso B.
Le manifestazioni comportamentali dovute alla presenza di nepetalactone possono essere molto diverse a seconda dell’individuo. Non tutti i gatti reagiscono al suo effetto nello stesso modo. Alcuni soggetti quando assuefatti possono diventare più attivi mentre altri rimangono per lo più in uno stato di sedazione. In tutto, l’effetto dell’erba gatta ha una durata di circa 15 minuti. Dopo averla mangiata, i gatti che ne vengono attirati, manifestano per lo più reazioni che ricordano il gioco tipico dei gattini (anche se ormai si tratta di gatti adulti o anziani) o simulano una lotta finta con oggetti e avversari inesistenti. Il loro sistema nervoso è stimolato dal nepetalactone contenuto in questa pianta nello stesso modo in cui avviene durante il piacere prodotto dall’accoppiamento – infatti, i cuccioli sotto i sei mesi non se subiscono il fascino. Quindi possiamo affermare che i motivi per cui i gatti cercano l’erba gatta sono due:
- Relax o gioco
- Senso di piacere
Come viene consumata dai felini?
Un aspetto curioso legato al comportamento dei gatti nei confronti di questa pianta è che non viene mai consumata in compagnia di altri individui. Se più di un esemplare si dovesse trovare vicino ad una di loro, ognuno aspetterebbe il proprio turno.
L’animale si avvicina alla pianta, l’annusa e quando ne riconosce l’odore, mordicchia le foglie e si strofina sulla pianta per alcuni minuti. Non ci sono evidenze in ambito scientifico della tossicità di questa pianta sull’organismo dei gatti anche se consumata in grandi quantità. Non provocando dipendenza, l’unica accortezza sarebbe quella legata ai sintomi, ovvero, se un gatto viene esposto troppe volte all’effetto narcotizzante dell’erba gatta, potrebbe, a lungo andare, diventare un po’ meno sveglio e reattivo nei confronti degli altri.
Per coltivarla in giardino è opportuno preparare il terreno e cercare un posto non alla portata dei gatti, dato che la forte attrazione esercitata nei loro confronti li porterebbe a distruggerla in poco tempo. L’ideale sarebbe coltivarla per poi essiccare le loro foglie e somministrarle successivamente in dosi controllate, mediante la polvere che se ne può ricavare. L’estratto secco di erba gatta ad uso domestico è anche acquistabile online nei negozi di erboristica specializzati (consigliamo quelli biologici per garantire una maggior concentrazione di principio attivo).
Siccome la maggior parte dei gatti ne sono ghiotti, questa pianta può essere molto utile per far compiere all’animale quelle azioni per lui un po’ più noiose, come entrare nel trasportino o mangiare un determinato cibo.
Altre erbe medicinali amate dai gatti
Alcune erbe adatte agli animali con funzione detossificante da poter integrare nella loro dieta (sotto controllo medico) sono:
Chiodi di garofano
I chiodi di garofano hanno una importante azione gas-assorbente, sono per questo ottimi per calmare i dolori addominali causati da meteorismi. Sono indicati come anti-infammatori naturali per il colon e il tratto intestinale. Contengono anche importanti sostante nutritive come proteine, calcio, fosforo, ferro, fosforo, potasio e sodio. Sono anche fonte di vitamine (A e C).
Inoltre, grazie alla presenza nella sua composizione dell’olio di eugenolo, può essere un efficace analgesico per problemi della cavità orale come la stomatite felina. Non bisogna mai esagerare con le dosi, tutte le spezie agiscono come dei medicinali, bisogna quindi consultare sempre un medico prima di somministrarle.

La Schisandra
La schisandra è una pianta rampicante dai frutti rossi (bacche). In quanto vasodilatatore, è di aiuto alla circolazione sanguigna e il cuore. Ha proprietà molto utili nell’eliminazione delle tossine e la rigenerazione delle cellule epatiche – il suo principio attivo sono i lignani, appartenenti al gruppo dei polifenoli. Inoltre, le sue capacità antiossidanti costituiscono un valido sostegno per il sistema immunitario. Molto indicata per contrastare gli effetti sul fegato di terapie farmacologiche lunghe o altre patologie epatiche nel gatto.
La Rehmania glutinosa
Pianta di origini asiatiche (cresce in Cina, Giappone e Corea) molto utilizzata nella medicina non convenzionale e nella fitoterapia per le spiccate proprietà curative delle sue radici. La sua azione principale è quella di contrastare le malattie renali, molto frequenti in cani e gatti che seguono un’alimentazione di tipo industriale. Nello specifico, protegge i reni dallo stress ossidativo rendendoli più sani grazie alle sue proprietà antiossidanti e antinfiammatorie. Per il suo corretto dosaggio, si consiglia sempre l’opinione di un specialista in fitoterapia anche se gli effetti collaterali associati a questa pianta sono rari.
Funghi con proprietà benefiche su cani e gatti
I funghi medicinali sono molto utili nella prevenzione e nella terapia legata a malattie croniche di tipo degenerativo. Alcune specie sono adattogene e favoriscono un’azione congiunta su più punti dell’organismo. La micoterapia si è stabilita come una branca sempre più importante della fitoterapia e della quale sempre più studi ne hanno dimostrato gli effetti benefici per l’intero organismo animale.
In questo ambito, è molto importante scegliere prodotti sui quali si abbia la totale sicurezza riguardo la provenienza e coltivazione del fungo, preferendo sempre quelli con certificazione biologica. Questo perché per la loro natura, i funghi sono in grado si assorbire e trasmettere le tossine presenti nel terreno dove sono stati allevati.
Il reishi o fungo dell’immortalità
Si tratta di un fungo della consistenza legnosa che possiamo trovare vicino a piante come la quercia o il castagno. È da sempre presente nella medicina tradizionale cinese per i suoi effetti benefici sugli organi (rene e fegato), sistema nervoso, sistema cardiocircolatorio e apparato respiratorio. Agisce a livello cellulare limitando la produzione di istamina, favorendo l’ossigenazione del sangue e le funzioni epatiche detossificanti..
In quanto sostanza adattogena ha un effetto calmante sullo stress e l’ansia, agendo anche sulle somatizzazioni dell’apparato digerente.
È inoltre ricco di amminoacidi ed oligoelementi perciò serve a rafforzare il sistema immune. Rafforza le funzioni cognitive nei soggetti anziani (cani e gatti).
Il Cordyceps sinensis
Di origine tibetana è un ottimo tonificante per reni e fegato e ha proprietà ipotensive sui vasi sanguigni. Agisce sul metabolismo epatico e pancreatico, organi responsabili dei livelli di glicemia, trigliceridi e colesterolo nel sangue. Riduce la sensazione di stress e di fatica.
