Massiccio, imponente e dal portamento regale, il cane mastino napoletano è tra i molossoidi una delle razze canine più affascinanti e antiche al mondo. Con un peso che può superare i 70 kg e un’altezza al garrese che si aggira tra i 60 e i 75 cm, questo gigante dal corpo possente e muscoloso è un simbolo di forza e maestosità. Il suo mantello, corto, fitto e liscio, può variare in diverse tonalità di grigio, nero, mogano o fulvo, conferendogli un’aria ancora più imponente.
Il mastino napoletano è un custode fedele delle famiglie e delle proprietà e colpisce per il suo aspetto poderoso. Chi lo conosce sa che dietro questa mole impressionante si cela un carattere sorprendentemente affettuoso. Si tratta di un cane equilibrato, protettivo e profondamente legato alla sua famiglia, tanto da essere un compagno straordinario oltre che un guardiano instancabile. Ma da dove arriva questo gigante gentile? In questo articolo scopriremo le sue origini millenarie, le caratteristiche e le curiosità su una delle razze più straordinarie del mondo canino.
Indice
Le origini del mastino napoletano
Il Mastino Napoletano è un cane dalle radici antichissime, discendente diretto dei molossi dell’Antica Roma. Questi possenti cani da guerra accompagnavano le legioni romane nei loro spostamenti, combattendo al fianco dei soldati o sorvegliando accampamenti e ville patrizie. Le loro straordinarie doti di forza e fedeltà li resero ben presto simboli di protezione e potenza.
Dopo la caduta dell’Impero Romano, il Mastino Napoletano continuò a diffondersi nelle campagne dell’Italia meridionale, in particolare nelle aree rurali intorno a Napoli. Qui, la razza sopravvisse grazie ai contadini e ai proprietari terrieri, che ne apprezzavano la capacità di difendere le loro case e il bestiame. Tuttavia, per secoli, la selezione avvenne in modo naturale e senza un vero riconoscimento ufficiale.
Un momento cruciale arrivò nel 1946, quando otto esemplari di “cani da presa” furono presentati a una mostra canina presso Castel dell’Ovo a Napoli. Fu in questa occasione che l’allevatore e scrittore svizzero Piero Scanziani riconobbe l’unicità di questi cani e decise di dedicarsi alla loro tutela. Grazie ai suoi sforzi, nel 1949 il Mastino Napoletano venne ufficialmente riconosciuto dall’ENCI (Ente Nazionale della Cinofilia Italiana), ponendo le basi per la sua diffusione e standardizzazione. Nel 1956, la Fédération Cynologique Internationale (FCI) lo riconobbe a livello internazionale, garantendogli il posto tra le razze più prestigiose del panorama cinofilo mondiale.
Le caratteristiche fisiche e l’aspetto
Il mastino napoletano è un cane di taglia grande, massiccio e imponente, che incarna perfettamente la tipologia dei molossoidi. Il suo corpo è robusto e muscoloso, con un’ossatura forte e ben sviluppata che gli conferisce un aspetto imponente e al tempo stesso armonioso. L’altezza al garrese varia tra i 60 e i 75 cm, mentre il peso può superare tranquillamente i 70 kg nei maschi e si aggira intorno ai 50-60 kg nelle femmine.
Uno degli aspetti più caratteristici di questa razza è la testa imponente, ampia e piena di rughe, che gli conferisce un’espressione severa e riflessiva. Il muso è corto e largo, con labbra spesse e pendenti, mentre gli occhi sono piccoli, leggermente infossati tra le pieghe della pelle e di colore generalmente scuro. Le orecchie, un tempo tagliate per ragioni funzionali, oggi sono lasciate naturali e pendono ai lati della testa, seguendo il profilo del cranio.
Il mantello del Mastino Napoletano è corto, fitto e liscio, senza sottopelo abbondante. Questo lo rende particolarmente resistente alle intemperie senza necessitare di cure particolari. I colori più comuni sono il grigio (spesso chiamato “blu”), il nero, il fulvo e il mogano, con alcune varianti tigrate. La pelle abbondante e lassa, soprattutto sul collo e sul muso, è un tratto distintivo che risale ai suoi antenati molossi, cani da guerra dell’epoca romana.
Nonostante la sua mole, il Mastino Napoletano si muove con un’andatura fluida e sicura, mantenendo un portamento fiero e regale. Il suo aspetto possente e la sua struttura muscolosa lo rendono un cane maestoso e inconfondibile, un vero simbolo di forza e nobiltà.
Quanti anni vive un cane mastino napoletano?
Il mastino napoletano ha un’aspettativa di vita media compresa tra gli 8 e i 10 anni, sebbene alcuni esemplari possano superare questa soglia con le giuste cure. Come molte razze di taglia grande, la sua longevità è influenzata da fattori come la genetica, l’alimentazione e lo stile di vita.
Per garantirgli una vita lunga e sana, è fondamentale mantenere un peso equilibrato, prevenire problemi articolari e monitorare la sua salute cardiaca, dato che è predisposto a patologie come la displasia dell’anca e le malattie cardiache.
Un’alimentazione di qualità, controlli veterinari regolari e un esercizio fisico moderato sono elementi chiave per il benessere di questa razza.
Il suo carattere
Il mastino napoletano possiede una naturale propensione alla guardia, mostrando una vigilanza costante e un forte senso del territorio. Nonostante l’aspetto imponente, è generalmente tranquillo e affettuoso con la famiglia, dimostrando una lealtà incondizionata verso i suoi cari.
È importante sottolineare che, pur essendo un guardiano nato, il Mastino Napoletano non è aggressivo senza motivo; al contrario, è riflessivo e interviene solo quando percepisce una reale minaccia. La socializzazione precoce è fondamentale per garantire un comportamento equilibrato, soprattutto nei confronti degli estranei e di altri animali.
Data la sua intelligenza e il forte attaccamento al proprietario, risponde bene a un addestramento coerente e rispettoso. Inoltre, è noto per la sua pazienza e tolleranza, qualità che lo rendono un compagno ideale anche in famiglie con bambini. Come in tutti i casi in cui si ha a che fare con una razza così protettiva è essenziale che chi decide di adottarlo abbia esperienza e sia in grado di gestire correttamente un cane di tale calibro.
Cane mastino napoletano cucciolo: dall’alimentazione all’importanza dell’addestramento

I cuccioli di mastino napoletano richiedono tanta pazienza e costanza. Se da un lato sono cicciosi e affettuosi, dall’altro sono dei veri e propri testardi. Partiamo però dall’importanza dell’addestramento del mastino napoletano, attività che deve partire già dai primi giorni in cui varca le soglie della sua nuova casa.
L’addestramento del cucciolo mastino napoletano: il mastino napoletano, come detto poco più sopra, è noto per la sua indole protettiva e talvolta dominante. Pertanto, è cruciale iniziare l’addestramento e la socializzazione fin dalla giovane età. Un’educazione precoce e coerente aiuta a stabilire comportamenti desiderati e a mitigare eventuali tendenze indesiderate.
È consigliabile esporre il cucciolo a diverse situazioni, persone e altri animali, per sviluppare la sua capacità di adattamento e ridurre la possibilità di comportamenti aggressivi o timorosi. Un approccio paziente, fermo ma gentile, rafforza il legame tra il cane e il proprietario, facilitando l’apprendimento e la convivenza armoniosa.
Per questa fase vi consigliamo di rivolgervi ad addestratori cinofili professionisti e specializzati in questa tipologia di razza.
Per quanto riguarda l’alimentazione da cucciolo è essenziale fornire al cane una dieta ben bilanciata e ricca di nutrienti. Il consiglio è quello di suddividere la razione giornaliera in più pasti: inizialmente 4-6 piccoli pasti al giorno, riducendo gradualmente a 2 pasti man mano che il cane diventa adulto.
Questo approccio favorisce una digestione ottimale e previene problemi gastrointestinali. È importante scegliere alimenti di alta qualità, specifici per cuccioli di taglia grande, che supportino lo sviluppo muscolare e osseo senza accelerare eccessivamente la crescita, evitando così possibili complicazioni articolari (problemi frequenti nei cani di taglia grande). Inoltre, cosa che vale per i cuccioli di ogni razza, assicurarsi che il cucciolo abbia sempre accesso a acqua fresca è fondamentale per mantenerlo idratato
Concludo con un bel video documentario sul mastino napoletano.