Se state pensando di aggiungere un nuovo membro a quattro zampe alla vostra famiglia e vi siete innamorati dei Bulldog Francesi, vi capiamo benissimo! Impossibile resistere a quel musetto schiacciato, alle orecchie da pipistrello e soprattutto alla personalità super socievole che caratterizza questa razza. Ma non bisogna dimenticare che la particolare conformazione corporea di questi simpatici cagnolini richiede particolari cure e attenzioni.
Indice
L’origine della razza
Per capire meglio i Bulldog Francesi, è bene cominciare conoscendo le loro origini. Sono diverse le nazioni a contendersi l’”invenzione” di questa razza canina, ma la teoria che sembra convincere di più è che i suoi natali siano da attribuirsi alla Gran Bretagna. All’inizio del 1800 esisteva infatti in Inghilterra un Bulldog di piccole dimensioni che discendeva da incroci tra il carlino e il Manchester Terrier. Questi esemplari, utilizzati come cacciatori di topi e come riproduttori per le femmine di Bulldog al primo parto (con un padre piccolo, i rischi per la madre sono minori), furono definiti Toy Bulldog.
Questi simpatici cagnolini furono poi esportati in Francia dai mercanti di merletti che facevano spola tra le due nazioni, e qui si diffusero con grande successo, conquistandosi l’ulteriore definizione di French (Francese) che ancora oggi rimane nel nome. Fatto curioso: questi Bulldog in miniatura non erano amati dall’alta società dei nostri cugini d’oltralpe, ma erano diffusissimi nei bordelli come animali da compagnia delle prostitute, nonché come rompighiaccio per avviare la conversazione anche con i clienti più timidi.
Trattamento diverso ottennero invece in Austria, dove i Bulldog Francesi conquistarono a partire dal 1880 i saloni della corte austriaca e il cuore, tra gli altri, della signora Sacher, l’inventrice della famosissima torta.
Nemmeno i turisti americani furono immuni al fascino dei Frenchie, che furono esportati anche negli Stati Uniti (un esemplare non troppo fortunato fu imbarcato sul Titanic!). Ed è proprio qui che diventarono standard le caratteristiche che ritroviamo oggi nella razza, fra cui le simpatiche orecchie a pipistrello. E al giorno d’oggi, secondo i registri dell’American Kennel Club, il Bulldog Francese è la quarta razza canina più diffusa negli States.
In Italia invece questi cagnolini dal buffo musetto arrivarono nel 1911 con Chiquito, il primo esemplare di questa razza a varcare i nostri confini e ad essere iscritto ai Libri Genealogici Italiani. Bisogna però aspettare gli anni ’30 per vedere i primi cuccioli nati in un allevamento italiano (da genitori austriaci).
I principali problemi ereditari
Come spesso capita con i cani di razza, il desiderio di favorire alcune caratteristiche estetiche ha fatto sì che anche i Bulldog Francesi fossero soggetti a sviluppare e trasmettersi alcuni problemi di salute congeniti. Vediamo insieme quali sono le problematiche più frequenti, così da imparare a riconoscerne i sintomi per poter prontamente richiedere l’intervento del veterinario il prima possibile:
- disturbi agli occhi, come cataratte, ulcere corneali e pigmentazione, oltre a un relativamente alto rischio di ferite dovuto alla conformazione dei bulbi oculari, più sporgenti rispetto ad altre razze;
- displasia alle anche, ovvero una condizione degenerativa che può colpire le giunture di una o entrambe le anche, inibendo la mobilità;
- emivertreba, una condizione di anormalità di uno o più dischi vertebrali che causa un aumento della pressione sull’intera colonna e che può avere come conseguenze debolezza, dolore ricorrente e persino la paralisi;
- lussazione della rotula, un altro problema articolare di cui possono soffrire i Bulldog Francesi che colpisce le ginocchia e può diventare abbastanza grave da compromettere gli arti posteriori;
- allergie di diverso tipo, fra cui quelle alimentari, da inalazione o dermatiti da contatto;
- sindrome brachicefala (o sindrome ostruttiva delle vie aeree superiori), ovvero una serie di problemi respiratori causati dal muso schiacciato;
- problemi ai denti, un’altra conseguenza della conformazione del muso, che vede spesso nelle razze brachicefale un’eccessiva vicinanza tra i denti, che sviluppano così più facilmente vari disturbi;
- iperuricosuria, una condizione in cui dei cristalli possono formarsi nelle urine provocando infezioni, difficoltà nella minzione e presenza di sangue nelle urine;
- dermatiti, infiammazioni della pelle e infezioni, soprattutto dove il manto forma pieghe e rughe.
L’importanza della dieta e i problemi dovuti all’obesità
I Frenchie sono portati ad avere bassi livelli di energia e possono ingrassare facilmente, fino a diventare obesi. Un cane che supera del 15-20% il suo peso ideale viene definito obeso e incorre in gravi rischi. Può infatti sviluppare:
- problemi cardiaci, cardiovascolari e respiratori;
- una ridotta funzionalità del sistema immunitario col pericolo di incorrere spesso in infezioni e altre malattie;
- diabete;
- malattie osteoarticolari come l’artrite;
- calcoli;
- ridotta aspettativa di vita.
E’ quindi importante mantenere una salutare routine alimentare e fargli fare un’adeguata attività fisica.
La dieta va calibrata in base a quanto movimento fa il cane ogni giorno, alla sua età e alle condizioni di salute. E’ meglio preferire del cibo di qualità ricco di proteine e ridurre al minimo le ricompense e gli snack, che possono al massimo costituire uno strappo alla regola ogni tanto e non devono essere dati frequentemente. Anche per questi ultimi, assicuriamoci che contengano pochi grassi e siano il più salutari possibile (ad esempio potremmo proporre come spezzafame alcune verdure adatte ai cani).
Per evitare di dare troppo da mangiare a un Bulldog Francese adulto, l’ideale è dividere la quantità giornaliera di cibo in due pasti ben distanziati tra loro (ad esempio mattina e sera). Nella maggior parte dei casi, una tazza e mezza di pappa dovrebbe essere sufficiente come quantità.
Pesare regolarmente il cane è il modo più sicuro per capire se la dieta che gli stiamo proponendo va bene per farlo restare in forma oppure no. Un adulto dovrebbe pesare indicativamente meno di 13 chili, ma sarà il nostro veterinario a stabilire nello specifico caso qual è il peso ideale per il singolo individuo.
Per quanto riguarda i cuccioli, una volta svezzati devono essere nutriti con cibo formulato apposta per i piccoli fino al compimento dell’anno di vita prima di passare alla pappa degli adulti. Il cibo per i cuccioli generalmente contiene una percentuale di proteine maggiore ed è pensato per soddisfare le esigenze nutrizionali di un organismo in piena fase di sviluppo.
Pulizia e cura di manto, pelle e pieghe
Le pieghe della pelle del Bulldog Francese sono di sicuro una delle caratteristiche che lo rendono così simpatico e irresistibile, ma sfortunatamente sono anche terreno fertile per i batteri che trovano condizioni ideali per proliferare provocando numerosi tipi di infezioni. Per questo motivo è fondamentale prestare particolare attenzione a queste zone nascoste durante la toelettatura e il bagnetto. Le pieghe vanno pulite regolarmente con un panno pulito o con delle salviette senza alcol almeno una volta a settimana. Se però portiamo il nostro cane a fare attività all’esterno in posti dove rischia di sporcarsi molto con terra, pollini o altro è il caso di dargli una pulita appena rientrati in casa per evitare che lo sporco possa depositarsi provocando infezioni o allergie da contatto.
Non solo le pieghe, ma anche il resto del manto richiede regolari spazzolate oltre a un bagno settimanale con uno shampoo per cani formulato apposta per rispettare la sua pelle delicata.
Dopo il bagno facciamo molta attenzione all’asciugatura, soprattutto delle pieghe, per evitare che si formino zone umide che possono favorire la proliferazione dei batteri. A questo scopo può essere utile anche utilizzare un po’ di amido di riso per assorbire l’umidità e gli oli corporei in eccesso.
La respirazione e le alte temperature
I Bulldog Francesi non sono di certo una razza che può sopportare temperature estreme, e in particolare corrono grandi rischi con il caldo eccessivo, in quanto il loro naso schiacciato non riesce a incamerare molta aria per raffreddare il corpo. Prendersi cura dei cani in estate è fondamentale e per evitare colpi di calore e problemi respiratori nel periodo più caldo dell’anno è bene ridurre al minimo le passeggiate, che vanno fatte solo al mattino presto o alla sera, e far trascorrere il resto della giornata al quattro zampe in casa al fresco, possibilmente con una temperatura che non superi i 25 gradi.
Controlliamo spesso la ciotola dell’acqua per assicurarci che sia sempre piena e pulita, e se il nostro Frenchie ci sembra più fiacco del solito e sbava molto, spruzziamolo con un po’ di acqua fresca per aiutarlo a raffreddare la temperatura corporea.
Siccome questa razza, come le altre brachicefale, è portata ad avere problemi respiratori, una pettorina per le passeggiate potrebbe essere più indicata rispetto al classico collare, che rischia di rendere ancora più difficoltosa la respirazione.
Lo stress, il gioco e il sovraeccitamento
I Bulldog Francesi possono soffrire di stress, e in particolar modo di ansia da separazione dal padrone. Trattandosi di una razza che tende a vivere molto in simbiosi con la figura umana di riferimento, capita spesso che manifesti comportamenti indesiderati quando resta da solo a casa. Può infatti capitare che quando il suo umano si allontana, il cane reagisca abbaiando continuamente, facendo cacca o pipì in casa, distruggendo oggetti vari, mordendosi o leccandosi compulsivamente le zampe o mostrando un fortissimo stato di agitazione.
Le cause di questo stress possono essere molteplici, come ad esempio un abbandono precedente, il distacco troppo precoce dalla mamma o persino errori commessi dal padrone in buona fede. Ad esempio, non è una buona idea prendere ferie quando si porta a casa un nuovo cucciolo, ma è meglio abituarlo fin da subito gradualmente al fatto che ogni tanto dovrà trascorrere dei momenti da solo. Allo stesso modo è meglio evitare di farlo dormire con noi e, anche se è difficile resistere ai suoi dolci occhioni, evitare di dargliele tutte vinte perché trattarlo come un bimbo viziato finirà per ostacolare lo sviluppo di una sua indipendenza.
Un’altra cosa a cui dobbiamo prestare attenzione è a non farlo eccitare in modo eccessivo col gioco. I Bulldog Francesi non sono infatti una razza particolarmente sportiva, e rischiano di trovarsi facilmente in affanno (il famoso respiro gracchiante) se esagerano con l’attività fisica. Un’ora di attività fisica al giorno sarà sufficiente per mantenere il simpatico pelosetto in forma. Ora che andrà suddivisa durante la giornata in brevi passeggiate, intervallate da lunghe soste per curiosare e dare un’annusata in giro.
Come avrete capito, i Frechie non sono quindi cani adatti agli amanti degli sport che vogliono condividere le proprie fatiche con il quattro zampe di casa. Sono più animali “da divano”, ma è importante aiutarli a mantenere la mente attiva con giochi coinvolgenti, ad esempio nascondendo il loro giocattolo preferito e incoraggiandoli a cercarlo, provando a insegnare loro il gioco del riporto, ecc. Per intrattenerli non serviranno molte cose: qualche giocattolo da masticare, uno da mordere e tirare e un paio di palline di gomma dura e il gioco è fatto. Ovviamente bisogna sempre scegliere prodotti appositamente ideati per cani di questa taglia per permettere loro di giocare in tutta sicurezza senza il pericolo di strozzarsi o di ingerire piccoli pezzi che si possono staccare.
Una razza impegnativa dal buon carattere
Dal punto di vista della salute e dell’attaccamento al padrone il Bulldog Francese risulta quindi un cane piuttosto impegnativo, e se stiamo pensando di accogliere un nuovo cucciolo nella nostra famiglia è bene prepararci ad affrontare anche eventuali problemi veterinari e di gestione familiare, sia dal punto di vista economico che di tempo. Premessa doverosa comunque per ogni tipo e razza di cane: se si porta un quattro zampe nelle nostre vite bisogna occuparsi di lui anche nel momento del bisogno, sia per una spesa veterinaria imprevista sia per un dogsitter che possa fargli compagnia se dovesse soffrire la solitudine quando saremo a lavoro.
Detto questo, i Bulldog Francesi hanno davvero un ottimo carattere e sono molto affettuosi, socievoli e giocherelloni. Sono compagni perfetti sia per chi vive solo sia per le grandi famiglie, amano giocare coi bambini, per i quali non rappresentano un pericolo vista la stazza e il temperamento mite, e possono rappresentare un’ottima compagnia anche per gli anziani dato che non hanno necessità di fare molta attività fisica.
Inoltre, caratteristica molto importante, i Frenchie sono dei cani facili da addestrare: educati per natura e molto collaborativi, bastano dai 4 ai 6 mesi per renderli completamente ubbidienti. Ovviamente qualche marachella da cuccioli è da mettere in conto, ma con brevi sessioni di addestramento di una decina di minuti al giorno, ci ritroveremo presto un campione di buone maniere a quattro zampe in casa.