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La prima volta dal toelettatore: l’ansia di abbandono e lo stress
Non tutti i cani amano fare il bagnetto e, più che il contatto con l’acqua, a scatenare questo rifiuto è la estraneità della situazione che si viene a creare, soprattutto le prime volte. I primi spostamenti in toelettatura sono perciò molto importanti e vanno pensati ed organizzati di forma che creino il minore stress possibile nell’animale e possano essere vissute come esperienze positive e serene. Da ciò dipenderà come si svilupperà in futuro il rapporto che il cane avrà con la tosatura e il lavaggio fuori casa. Dobbiamo cercare di disinnescare quello stato di allarme, del tutto naturale, che altro non è se non una risposta emotiva ad una potenziale situazione di pericolo.
Per fare ciò, dobbiamo rendere l’esperienza della toelettatura il più positiva possibile, evitando che in futuro l’ansia di abbandono o la paura trasformino questo gesto in un trauma ricorrente. Alcune accortezze utili sono molto simili a quelle che usiamo con i bambini: inserimento graduale, confidenza con le persone che se ne prenderanno cura per noi (in questo caso: il toelettatore), far capire al cane che non l’abbiamo abbandonato attraverso gesti rassicuranti e familiari, ecc.
Se l’animale intuisce che noi ci fidiamo di quelle persone, che non è, e non siamo, in pericolo, diventerà più collaborativo e potrà vivere un’esperienza serena e tranquilla. Di fatti, gran parte dell’ansia che i cani patiscono in situazioni come questa è dovuta all’empatia che essi sentono nei nostri confronti. Sappiamo che i cani sono in grado di percepire i cambi d’umore dei loro compagni umani; perciò, l’ansia di abbandono è vissuta anche come riflesso di quella che sentiamo noi nel dover staccarci da loro.
Ricapitolando, alcune buone regole sarebbero:
- Far prendere confidenza al cane con l’ambiente prima del momento del bagno
- Se possibile, entrare in confidenza con il toelettatore qualche giorno prima
- Evitare l’ansia mostrandoci sicuri e senza paura nel momento della separazione
- Rendere positiva l’esperienza: fare dei bei complimenti al nostro cane per la sua nuova acconciatura mentre lo portiamo a spasso nei suoi luoghi preferiti
Quando devo fare il primo bagno al mio cucciolo?
I cuccioli di cani non devono essere lavati fino al secondo mese di vita e ad ogni modo, questo primo lavaggio andrà fatto in casa. I cuccioli di cani non devono essere portati dal toelettatore finché non concludono l’intero ciclo vaccinale. Le toelettature sono luoghi frequentati da più cani (adulti) che possono trasmettere malattie per le quali il sistema immunitario del piccolo non è ancora protetto.
Per salvaguardare l’equilibrio naturale del pH di manto e pelle del cane, la frequenza con cui laviamo il nostro cucciolo deve essere commisurata al reale bisogno di igiene che presentano le diverse tipologie di pelo nonché di stile di vita.
In linea di massima:
- pelo lungo con sottopelo abbondante: ogni quattro settimane
- pelo medio: ogni quattro/sei settimane
- pelo corto: ogni sei/otto settimane
Alcune razze particolari, come il bassotto di pelo ruvido, avrebbero bisogno anche dello “stripping” una pratica di toelettatura utilizzata principalmente per i cani a pelo duro. Consiste nello strappare manualmente il pelo maturo per favorire la crescita di un nuovo mantello. Questo processo non è doloroso per il cane, in quanto elimina solamente il pelo che ha già concluso il suo ciclo vitale. Per effettuare lo stripping in maniera efficace, è consigliabile iniziare il processo quando il cane è ancora cucciolo, preferibilmente entro i primi quattro mesi di età, e poi continuare con una manutenzione regolare ogni 3-4 mesi.
L’importanza del prodotto giusto: uno shampoo naturale e delicato con la pelle
Se abbiamo bisogno di lavare spesso il nostro cagnolino e fondamentale utilizzare sempre prodotti specifici poiché i prodotti per umani non sono stati adattati al loro pH. Il lavaggio in casa con uno shampoo naturale e senz’altro la miglior soluzione in caso di lavaggi frequenti e per i cuccioli.
Guida al bagnetto del cucciolo: regole basiche del lavaggio in casa
Prepara l’ambiente, rendilo caldo ed accogliente per evitare che il cucciolo si infreddolisca, soprattutto d’inverno. Una volta sistemato e organizzato lo spazio in bagno:
Spazzola il pelo per eliminare le impurità e il pelo morto e rendere più efficace il lavaggio con lo shampoo. Puoi usare un cardatore (spazzola dai denti in acciaio) per aiutarti a rimuovere l’eccesso di pelo. Gli eventuali nodi vanno gestiti con pazienza e delicatezza per non fare male all’animale. Il cane non va mai pettinato a contropelo (perché doloroso) e se dobbiamo tirare, ricordiamoci di sostenere il pelo alla base per evitare lo strappo.
Bagnetto con shampoo e balsamo. Scegliamo uno shampoo delicato e adeguato al tipo di pelo del nostro cane. Copriamo con un batuffolo di cotone le orecchie per evitare che entri acqua nel canale auditivo interno. Insaponiamo bene con lo shampoo fino ad arrivare alla pelle e creare una schiuma densa. Risciacquiamo e applichiamo un balsamo idratante per facilitare la pettinatura. Lasciamo agire e qualche minuto dopo sciacquiamo di nuovo.
L’asciugatura può essere fatta in due fasi: prima con asciugamano per tamponare l’eccesso di acqua e successivamente con il phon (mantenuto a debita distanza per non surriscaldare la pelle).
Acconciatura finale e lavaggio orecchie. Per pulire la parte esterna delle orecchie esistono delle lozioni specifiche che ci aiuteranno a mantenere questa zona pulita e libera di germi. La parte interna dell’orecchio (canale auditivo) non va assolutamente bagnato: questa attività, in caso di necessità, deve essere svolta dal veterinario. Stesso discorso per la zona del lacrimale: usiamo una garza e una lozione o tonico detergente specifico per eliminare i resti della lacrimazione rossa o epifora e mantenere il pelo pulito.
Routine dopo la passeggiata (pulizia delle zampe)
Dopo le passeggiate quotidiane se il cucciolo si è sporcato parecchio e decidiamo lavarlo appena arrivati a casa, è bene utilizzare dei prodotti molto delicati con la pelle e specifici per un uso frequente. Ci sono ottime alternative al lavaggio con acqua, ugualmente funzionali, come i gel detergenti senza risciacquo, le mousse a secco o le salviette umide con clorhexidina che servono a disinfettare le zampe di forma naturale
Cura delle unghie e prevenzione
I cani che vivono all’aperto o sono più a contatto con la natura, riesco a contrastare la crescita delle unghie per più tempo grazie allo sfregamento meccanico con il suolo. Lo stesso discorso può applicarsi per i cani adulti che escono spesso in città e camminano sulle ciotole di cemento o pavimentazioni dure. Nei cuccioli, che passano la maggior parte del loro tempo in casa, questo effetto viene a meno, per cui la crescita delle unghie è più veloce e si fa necessario il nostro intervento. Possiamo portare dal toelettatore o dal veterinario il nostro piccolo per le prime volte finché si renderà necessario.
Nel cane adulto particolare attenzione va messa sullo sperone. Questa unghia atrofizzata e curva, non sempre presente, e più sottile e soggetto ad incarnirsi. Osserviamo, perciò, con certa frequenza lo stato di questa unghia e rivolgiamoci al veterinario se notiamo qualche rigonfiamento nella zona.
Alcuni rimedi casalinghi da sfatare: posso lavare il cane con l’aceto?
L’aceto è una sostanza acida organica che può essere utilizzata per lavare ed eliminare germi e batteri da una molteplicità di superfici. Detto ciò, l’aceto non pulisce né rinforza il pelo del cane come invece vorrebbe la tradizione. Non contrasta nemmeno gli odori forti dei cani come invece sì farebbe un prodotto specifico. Si tratta di una credenza popolare infondata in questo caso. È vero che non è dannoso (se usato raramente) e non ci sono gravi controindicazioni, ma è del tutto inutile se parliamo di efficacia di lavaggio del pelo e cura della pelle.
Nei soggetti più sensibili, il pH acido di questa sostanza (l’aceto ha un pH di 2, mentre quello dei cani è 7 neutro) può provocare irritazioni e dermatite del tutto evitabili. Lo stesso discorso vale anche per il bicarbonato.