No Result
View All Result
Zampetta Verde
  • Cani
    • Razze canine
    • Salute del cane
  • Gatti
    • Razze feline
    • Comportamento del gatto
    • Salute del gatto
  • Alimentazione cani e gatti
  • Igiene e pulizia
  • Viaggi a 4 zampe
  • Cani
    • Razze canine
    • Salute del cane
  • Gatti
    • Razze feline
    • Comportamento del gatto
    • Salute del gatto
  • Alimentazione cani e gatti
  • Igiene e pulizia
  • Viaggi a 4 zampe
No Result
View All Result
Zampetta Verde
No Result
View All Result
Home Alimentazione cani e gatti

Come leggere l’etichetta nutrizionale del cibo per cani e gatti

Estefanía Gadea by Estefanía Gadea
Marzo 12, 2021
in Alimentazione cani e gatti
0
donna che legge l'etichetta del cibo per cani
Share on FacebookShare on TwitterCondividi tramite WhatsApp

Imparare a leggere correttamente l’etichetta del cibo che diamo ai nostri cani e ai nostri gatti è di vitale importanza nella prevenzione di malattie. La cura dell’alimentazione si è rilevata una valida alleata nella lotta contro lo sviluppo di tumori e altre malattie metaboliche gravi come il diabete.

Leggere attentamente l’elenco degli ingredienti (composizione) che appare nelle scatolette di cibo umido o nelle confezioni di crocchette è il primo passo verso una maggiore consapevolezza riguardo ai pericoli che si nascondono dietro alle strategie di marketing delle multinazionali del petfood.

Indice

  • Lista degli ingredienti e percentuali di composizione
  • Componenti analitici: cosa sono e perché sono importanti?
    • Proteine grezze
    • I grassi grezzi
    • Le ceneri grezze
    • L’umidità
    • I carboidrati
    • Additivi: Conservanti e Antiossidanti

Lista degli ingredienti e percentuali di composizione

Per regolamento CE 767/2009  tutti i marchi europei sono obbligati a riportare la tabella nutrizionale sulle confezioni di mangime che producono e vendono. Queste tabelle si trovano nelle etichette dei prodotti in ordine decrescente di presenza, cioè, dall’ingrediente che si trova in maggiore quantità a quello che rappresenta invece la percentuale minore. Non è un caso che alcuni produttori suddividano le farine all’interno della ricetta in base al tipo: farina di grano, di riso, di mais, etc. Infatti, se dovessero raggrupparle tutte sotto un’unica voce (es. farina di cereali), quest’ultima diventerebbe l’ingrediente presente in maggiore percentuale, al posto della carne: voi comprereste un cibo per cani che ha più del 50% di cereali?

Una dieta equilibrata per un carnivoro come il cane – ancora di più per il gatto (carnivoro stretto) – non dovrebbe contenere cereali per più di un 10% dell’apporto nutritivo. 

Nella tabella nutrizionale qui sotto potete trovare una guida alle percentuali che definiscono un mangime di qualità:

Mangime secco per cani adulti Dog’s Love : dettaglio retro confezione

E allora la domanda da farci è facile: qual è l’ingrediente che occupa il primo posto nell’etichetta della confezione che do al mio cane o al mio gatto?

Se non si tratta di carne o pesce fresco, se al posto di queste materie prime troviamo come componenti maggioritarie farine animali, proteine disidratate, pollame o altri scarti da macellazione, oppure non vengono dettagliate le percentuali; allora saremo sicuramente davanti ad un prodotto di scarso valore nutritivo.  Fate anche molta attenzione alle diverse tipologie di cereali presenti, perché spesso – se sommate – possono superare la presenza di proteine (come abbiamo spiegato sopra).

Componenti analitici: cosa sono e perché sono importanti?

In questo spazio vengono elencate le percentuali dei diversi elementi nutritivi (classificati dal punto di vista chimico): proteine, grassi, fibre e sali minerali.

Proteine grezze

Le proteine sono gli elementi nutritivi più importanti nella dieta dei carnivori. Le loro catene sono composte da amminoacidi che vengono scomposti durante la digestione, per essere poi assemblati nella sintesi dei diversi tipi di cellule a sostegno delle funzioni vitali dell’organismo. Imprescindibili dunque non solo per la funzione muscolare, ma anche per quella immunitaria. Devono perciò essere presenti in percentuali ricche, tali da garantire il fabbisogno quotidiano dell’animale. Un mangime secco (crocchette), con una percentuale di proteine troppo bassa, non garantisce un corretto apporto nutritivo. Se protratto a lungo, questo deficit proteico può favorire lo sviluppo di malattie.

Qual è la percentuale giusta di proteine grezze che deve contenere un alimento secco per cani o gatti perché venga considerato di qualità?

Anche se per legge i valori possono essere al di sotto, è bene scegliere ricette che dichiarino più del 24% di proteine grezze per i cani adulti (meglio se nobili, ovvero di origine animale); mentre per i cuccioli e per i gatti la percentuale dovrebbe aggirarsi intorno al 28%-30% (arrivando sino al 35% per i gattini).

Non è pollo, ma pollame. Il problema dei derivati della carne e delle farine animali.

Non tutte le proteine sono uguali. La qualità delle proteine va di pari passo con il loro grado di digeribilità. Cani e gatti digeriscono molto meglio le proteine nobili della carne fresca rispetto a quelle di origine vegetale. Il costo di quest’ultime è nettamente inferiore (per esempio quelle provenienti dalla soia); perciò è molto frequente trovare proteine provenienti dai legumi, che però non hanno lo stesso valore nutritivo. Ecco perché vanno lette tutte e due le etichette: quella con la lista completa degli ingredienti e quella con i componenti analitici.

Capita sempre più spesso di sentire parlare di soggetti allergici al pollo. In molti casi si procede alla sostituzione del prodotto alimentare senza prima constatare se effettivamente sia proprio la carne di pollo l’ingrediente che scatena la reazione allergica, oppure se i responsabili siano i suoi derivati. Qualora non siano diagnosticate da un medico veterinario, le allergie alimentari non vanno date per scontate. Nella maggior parte dei casi queste allergie al pollo vengono sviluppate dopo mesi (o anni) di somministrazione di mangime a base di pollame: zampe, piume, becchi e altri prodotti di scarto macellati. Additivi e antiossidanti artificiali, aggiunti in fase di estrusione per garantire la conservazione dei grassi, fanno il resto.

I grassi grezzi

I grassi servono a dare energia all’organismo ed è il loro metabolismo a fornire il combustibile necessario alle attività quotidiane. Sono indispensabili all’interno di una dieta bilanciata, perciò devono essere aggiunti al mangime secco che ne è sprovvisto.

Non vi è una percentuale ideale di grassi da indicare, giacché il loro consumo dipende molto dal grado di attività dell’animale. La legge prevede un valore intorno al 5-10%. Come per le proteine, anche la qualità è importante nel determinare la loro bontà nutritiva.

Non tutti i grassi sono uguali. L’industria tradizionale del petfood ricorre spesso ad oli vegetali di bassa qualità per motivi economici o di profitto. Normalmente sono rubricati sotto la voce generica: “oli vegetali”, senza che venga indicata la loro provenienza. I grassi da considerare buoni sono quelli che contengono una percentuale relativa di Omega 6 vs Omega 3 in un rapporto di almeno 4:1. Ossia: un grammo di Omega 3 per ogni 4 grammi di Omega 6. Se il rapporto è sbilanciato a favore di quest’ultimo, si avrà un effetto pro-infiammatorio come avviene spesso nei casi di obesità. Fonti ricche e salutari di Omega 3 sono: l’olio di semi di lino, l’olio di canapa, l’olio di merluzzo e salmone. Essi vanno integrati nella dieta, se necessario.

Le ceneri grezze

Le ceneri grezze sono l’equivalente dei sali minerali riportati nelle etichette degli alimenti per gli esseri umani. Si chiamano così perché costituiscono il residuo secco dopo l’incinerazione dell’alimento. È attraverso questo processo che si individuano i quantitativi dei diversi componenti nutritivi. Sebbene non esista una percentuale minima di ceneri grezze, tuttavia esiste una dose minima raccomandata per ognuno dei minerali. In particolare, i produttori sono obbligati a dichiarare le quantità di calcio e fosforo (valori minimi legali per le crocchette sono 0,6% e 0,5% per cani e di due decimi in più per i felini).  Il rapporto ceneri-proteine è quello che determina la qualità della formula/ricetta. Per essere sicuri di dare un buon alimento ai nostri animali, questo rapporto (proteine/ceneri) deve essere sopra i 4 punti. Per esempio, un 28% di proteine e un 7% di ceneri sarebbe un rapporto ottimale.

L’umidità

L’umidità è un fattore da considerare quando si parla di crocchette. Questo alimento estruso contiene una quantità minima di acqua che lo rende più adatto alla conservazione. Se diamo solo cibo secco al nostro animale da compagnia, allora è indispensabile lasciare sempre una ciotola piena d’acqua a disposizione, poiché questa tipologia di cibo non garantisce il fabbisogno giornaliero di liquidi. La percentuale massima di umidità per questo tipo di mangime è del 13-14%.

I carboidrati

Non sono sempre presenti nell’elenco dei componenti. I carboidrati sono necessari per amalgamare l’intera miscela durante l’estrusione. La loro percentuale, pur tecnicamente necessaria, dovrebbe essere la più bassa possibile. Anche in questo caso sono da preferire le farine di cereali a basso contenuto glicemico, come quella di riso.

Per calcolare la loro percentuale è sufficiente sottrarre quella degli altri componenti dichiarati dal 100% del prodotto integro:

100- proteine-fibre-grassi-umidità= carboidrati

Additivi: Conservanti e Antiossidanti

Gli antiossidanti artificiali sono conservanti sintetici che vengono aggiunti per evitare l’irrancidimento dei grassi contenuti nella formula dei cibi industriali. Esistono anche quelli di origine naturale, come la Vitamina E (tocoferoli) o la Vitamina C (acido ascorbico) e sono anche frequenti gli estratti di erbe come il rosmarino; ma il loro costo è decisamente più alto e non tutti i produttori sono disposti a utilizzarli. Il più grande pericolo associato agli antiossidanti artificiali è il fatto che possono non essere dichiarati qualora siano già presenti nelle farine impiegate precedentemente per comporre la miscela finale. L’azienda produttrice, insomma, potrebbe acquistare queste farine presso aziende terze che impiegano queste sostanze tossiche, senza poi essere obbligata a dichiararle nel loro prodotto finale. Alcuni di essi, come il BHT (butilidrossitoulene) o il BHA (butilidrossianisolo) sono in grado di provocare effetti collaterali gravi nel lungo utilizzo, come lesioni epatiche o renali. Altre sostanze tossiche, come addensati o nitrati, possono essere presenti nelle produzioni industriali di bassa qualità.

Sono dunque da preferire i marchi e le ditte che utilizzano conservanti e antiossidanti di origine naturale. Sul nostro store, troverete solo prodotti che soddisfano tutti i requisiti nutrizionale sopra descritti. Inoltre, se decidi di registrarti alla nostra Newsletter otterrai uno sconto speciale di benvenuto!

Vai al negozio online

Related Posts

masticativo naturale fatto di legno di albero di caffè
Alimentazione cani e gatti

Masticativi naturali per cani: quali sono i migliori?

Marzo 24, 2024
falsi miti alimentazione cane
Alimentazione cani e gatti

Dieci miti da sfatare sull’alimentazione dei cani

Agosto 12, 2023
Cane mangia una carota
Alimentazione cani e gatti

Verdure adatte alla dieta dei cani

Marzo 24, 2024
cane-mangia-frutta-mela
Alimentazione cani e gatti

Quale frutta è più adatta ai cani?

Marzo 24, 2024
A cosa servono gli snack funzionali per cani e gatti?
Alimentazione cani e gatti

A cosa servono gli snack funzionali per cani e gatti?

Marzo 24, 2024
Vantaggi della dieta grain free per cani
Alimentazione cani e gatti

Perché scegliere una dieta Grain Free per il cane

Marzo 24, 2024
Next Post
esemplare gatto scottish fold shothair

Scottish Fold: storia e carattere del gatto dalle orecchie buffe

Iscriviti alla newsletter di Zampetta Verde

Ricevi informazioni importanti e curiosità sul mondo dei nostri fedelissimi amici a 4 zampe

Hai un cane o un gatto?

Più popolari

  • Lacrimazione rossa nei cani maltese: alimenti e trattamento

    Lacrimazione rossa nei cani maltese: alimenti e trattamento

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Come interpretare colore e consistenza delle feci del cane

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Perché i cani non devono mangiare la pasta

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Argento colloidale per cani e gatti: come usarlo e benefici

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Cane maltese: origine e carattere del cane bianco dei porti 

    0 shares
    Share 0 Tweet 0

Novità

Gatto delle foreste norvegesi: origini, storia e carattere vichingo

Gatto delle foreste norvegesi: origini, storia e carattere vichingo

Marzo 8, 2025
Mastino Napoletano: carattere e storia del molossoide italiano

Mastino Napoletano: carattere e storia del molossoide italiano

Febbraio 28, 2025
Cane Lagotto Romagnolo bianco e marrone

Lagotto Romagnolo: re dei tartufi e amico fedele

Novembre 22, 2024
Cane di razza Labrador Retriever

Il Labrador Retriever: il cane di famiglia per eccellenza

Novembre 21, 2024
Il gatto Bengala: un piccolo leopardo tra le mura di casa

Il gatto Bengala: un piccolo leopardo tra le mura di casa

Novembre 20, 2024
Gatti da record: curiosità e capacità straordinarie dei gatti domestici

Gatti da record: curiosità e capacità straordinarie dei gatti domestici

Agosto 13, 2024

Il magazine specializzato nella salute e nella cura dei nostri amici a 4 zampe.

    • Chi siamo
    • Collaborazioni
    • Privacy Policy

    © 2024- ZampettaVerde ® è un marchio registrato - Realizzazione siti web buzzup.agency P.IVA 03012690735

    No Result
    View All Result
    • Cani
      • Razze canine
      • Salute del cane
    • Gatti
      • Razze feline
      • Comportamento del gatto
      • Salute del gatto
    • Alimentazione cani e gatti
    • Igiene e pulizia
    • Viaggi a 4 zampe

    © 2024- ZampettaVerde ® è un marchio registrato - Realizzazione siti web buzzup.agency P.IVA 03012690735