Una dieta priva di cereali può avere un effetto positivo sullo stato di salute del cane poiché di aiuto nella prevenzione di alcune malattie croniche sempre più diffuse fra gli animali di compagnia.
Il fatto è che i cani non dovrebbero assumere una quantità elevata di carboidrati attraverso la loro dieta ma la maggior parte dei cereali utilizzati nel petfood di tipo industriale li contengono in elevate proporzioni. Per natura, cani e gatti non sono in grado di digerire queste molecole senza sovraccaricare fegato e pancreas. Ciò perché a differenza di quanto avviene per gli umani, la saliva di cani e gatti è priva di enzimi utili alla predigestione dei carboidrati (α-amilasi). A questo punto, la domanda sorge spontanea: se sono così dannosi allora perché impiegarli nella composizione del cibo per cani? La risposta è semplice e abbastanza scontata; le farine di origine vegetale costano molto meno della carne fresca. Ora, sebbene una piccola percentuale ci debba essere sempre per ragioni di tipo tecnico (è il processo stesso di estrusione che lo richiede) questa percentuale non dovrebbe mai superare quelle degli ingredienti principali che dovrebbero essere le proteine di origine animale, tanto meglio se fresche. Inoltre, non tutti i cereali hanno un indice glicemico elevato, certuni come il riso integrale contengono percentuali più basse e possono essere inseriti nella dieta senza problemi. Leggere correttamente l’elenco degli ingredienti prima dell’acquisto di un prodotto estruso è il primo passo verso una alimentazione sana ed equilibrata.
Indice
Quali sono i disturbi provocati da una dieta troppo ricca di carboidrati?
Allergie alimentari e problemi dermatologici
Quasi un terzo delle affezioni dermatologiche che affliggono i cani domestici sono da ricondurre ad allergie di tipo alimentare. L’assunzione di cibo industriale di bassa qualità insieme a fattori di stress e di inquinamento ambientale sono i principali fattori scatenanti nello sviluppo di questo genere di malattie croniche. Una volta riscontrati i sintomi, l’unica via per una corretta diagnosi è quella della cosiddetta “dieta ad esclusione” la quale consiste nell’utilizzo di una fonte proteica esotica (come il canguro, lo struzzo o il buffalo) mai assunta prima dall’animale, insieme a una singola componente vegetale così da poter individuare, ad ogni combinazione, quale sia l’elemento scatenante della reazione nel momento in cui dovesse avverarsi.
Le diete grain free evitano l’assuefazione da parte dell’organismo dell’animale alle farine di tipo vegetale e migliorano l’apporto nutritivo del cibo grazie alla maggiore quantità di proteine nobili che si trova nella loro composizione. In caso di allergia, inoltre, sarà più semplice individuarne la causa.
Cancro e tumori maligni
Gli zuccheri in cui vengono scomposti i carboidrati agiscono come combustibile nella riproduzione delle cellule tumorali. Queste cellule traggono la loro energia basandosi esclusivamente sul processo di metabolizzazione dei glucidi, a differenza delle cellule sane in grado di metabolizzare anche proteine e grassi. L’acido lattico che si genera in questo processo anomalo è poi depositato come scoria all’interno dei tessuti adiacenti il che finisce con l’aprire la strada alle metastasi. Si capisce, dunque, come un eccesso di carboidrati oltre che ad essere contro natura possa favorire la proliferazione del cancro.
Obesità
Nei paesi industrializzati il 40% dei cani è in sovrappeso. Quando questo eccesso di peso è al di sopra del 20% rispetto al peso ideale del cane, possiamo parlare di obesità. In queste circostanze, non sono più palpabili le costole dell’animale né si osserva la tipica piega verso l’interno nell’addome. L’obesità è causata dall’eccesso di cibo e dalla mancanza di attività fisica. Tanto di più se la qualità del cibo è scarsa e abbondano farine e amidi nell’elenco degli ingredienti. Esistono crocchette specifiche per cani di diverse dimensioni, le crocchette per cani di piccola taglia sono pensate per mantenere il peso forma di cani sotto i 5kg, mini e Toy, soggetti per i quali i problemi di peso sono molto frequenti.
I principali problemi che l’obesità può causare nel cane sono:
- Danni all’intero sistema muscoloscheletrico: ligamenti, tendini e articolazioni si risentono potendo sviluppare malattie croniche come l’artrosi.
- Pressione sanguigna alta e danni agli organi vitali come il fegato
- Condizioni metaboliche come il diabete
- Malattie della pelle (calli spessi) e manto spento senza lucentezza.
Diabete
Ci sono due tipologie di diabete entrambe legate al metabolismo degli zuccheri e dell’insulina. Quando questo ormone non viene prodotto a sufficienza dalle cellule pancreatiche (diabete di tipo 1) il corpo non è in grado di processare i zuccheri di cui avrebbe bisogno. Il diabete di tipo 1 è causato dal sovraccarico, dalla distruzione o dall’infezione delle cellule pancreatiche incaricate della produzione dell’ormone insulina. Il sovraccarico della funzione pancreatica può avverarsi quando si segue una dieta ricca in cereali e amido per lungo tempo. Il diabete di tipo 2 è invece causato dalla resistenza all’azione dell’insulina da parte dell’organismo ed è frequente nei cani anziani.
Tartaro e alito cattivo
Il tartaro si forma per accumulazione di placca batterica attorno ai denti e sotto le gengive dei cani. Si tratta di una condizione molto più frequente nei cani di piccola taglia a causa della loro conformazione anatomica. Ciò perché lo spazio fra i denti è minore ed è molto più facile che i resti di cibo si depositino stratificandosi. Sebbene il sintomo più evidente del tartaro sia l’alito cattivo del cane, non bisogna mai dimenticare quanto siano pericolose per la salute del cane le possibili infezioni veicolate dalle gengive.
L’alimentazione gioca un ruolo fondamentale nella prevenzione della comparsa e dell’accumulazione della placca batterica. I batteri si nutrono di carboidrati, cioè, di zuccheri semplici e complessi, per cui una dieta povera di cereali dovrebbe essere la mossa più immediata. In effetti, è proprio lo scarto della fermentazione degli zuccheri a provocare quell’odore caratteristico. La masticazione naturale del cane è in grado di evitare l’eccessivo accumularsi della placca per cui è bene evitare crocchette troppo piccole a favore di un prodotto che costringa il cane a masticare, come la frutta fresca cruda o gli stick di latte di yak.
Fonti consultate:
Allergie nei cani e nei gatti di Maria Cuteri, Macrolibrarsi
Dogs removed from nature, opening the door to lifestyle diseases di Hanna Stephan per Terra Canis Doggy Telegraph