La necessita di proteggere i nostri amici animali dai parassiti esterni come zecche, pulci e zanzare è una diretta conseguenza dello stretto rapporto di convivenza che abbiamo con loro. La paura di venire infettati o punti da questi insetti nocivi ci spinge verso soluzioni chimiche potenti nella loro azione insetticida ma poco delicate nei confronti dell’animale.
Proteggere l’ambiente domestico dai parassiti esterni è importante per la salute dell’intero nucleo famigliare. La scelta dell’antiparassitario dovrebbe perciò essere il risultato della valutazione del rapporto rischio/beneficio applicato alla prevenzione dell’intero gruppo.
Le sostanze chimiche in grado di uccidere in poche ore ogni parassita è chiaro non possano essere del tutto innocue. Infatti, è sufficiente leggere le avvertenze sul retro delle confezioni per rendersi conto della pericolosità associata ad un loro uso improprio. Tant’è che si raccomanda l’utilizzo di guanti protettivi nel momento dell’applicazione sull’animale laddove evitare il contatto diretto con il liquido. E allora ci si chiede: non saranno pericolose anche per l’animale? A lungo andare, possono provocare degli effetti collaterali?
L’infestazione da parassita esterno è vero che può arrivare ad essere un problema serio non solo per l’animale ma per l’intera famiglia, ma è altrettanto vero che l’utilizzo di queste sostanze non deve essere preso alla leggera. Esistono oggi soluzioni alternative altrettanto efficaci da poter utilizzare sui nostri amici a quattro zampe. La scelta dipenderà da un insieme di variabili fra cui il grado di esposizione dell’animale al pericolo e la presenza in famiglia di bambini e/o altri piccoli mammiferi.
Se parliamo di prevenzione, gli antiparassitari e i repellenti di origine naturale possono svolgere la stessa funzione di quelli chimici ad azione neurotossica ma in piena sicurezza dato che agiscono bloccando per contatto le vie respiratorie degli insetti nocivi.
Indice
Differenza tra repellente e antiparassitario insetticida
Un repellente ha una funzione bloccante: impedisce il pasto di sangue dell’insetto e lo allontana. Questa azione protegge il cane dal rischio di trasmissione di malattia (flebotomi o pappataci) ma non aiuta ad assicurare l’intorno né a ridurre il serbatoio epidemiologico. L’insetto verrebbe soltanto allontanato, quindi, ancora attivo e pronto a colpire altri ospiti. L’azione insetticida invece ha come risultato la morte subita del parassita vettore.
Gli antiparassitari naturali ad azione insetticida agiscono bloccando il sistema respiratorio degli insetti. Si spezza così la catena di trasmissione e si agisce anche a livello ambientale.
L’importanza della protezione contro pappataci (o flebotomi) e zanzare
La leishmaniosi è una malattia infettiva trasmessa attraverso la puntura di piccoli insetti detti flebotomi o pappataci. Si tratta di una malattia grave e cronica che prevede il progressivo peggioramento del cane che ne è affetto. Può anche arrivare ad essere letale nei casi più gravi. La leishmania è una malattia che colpisce il sistema immunitario del cane, perciò l’animale malato potrebbe essere esposto anche ad altre infezioni. La diagnosi richiede un semplice test del sangue di esito veloce. È molto importante essere a conoscenza della positività dell’animale perché prima si riesce a diagnosticare l’infezione, meglio potrà essere trattata dal veterinario ottenendo migliori risultati. La qualità di vita del cane affetto da leishmaniosi è migliorata molto negli ultimi anni. L’impiego di antiparassitari a tripla protezione (pulci, zecche e zanzare) resta la miglior forma di prevenzione.
Potenziali pericoli degli antiparassitari chimici ad azione neurotossica
Tra gli effetti collaterali nocivi descritti dalle stesse case produttrici degli insetticidi chimici troviamo: perdita di pelo nella zona dell’applicazione, ulcere cutanee, reazione allergiche generalizzate, vomito e diarrea, scialorrea e altri sintomi di intossicazione. Alcune delle sostanze chimiche alla base di questi sintomi sono: alcool benzilico, imidacloprid, moxidectina e diclorofene (acaricidi), fipronil e derivati.
Il fripronil (Frontline) uccide lentamente gli insetti nocivi, risultando molto effettivo quando si tratta di liberare anche l’ambiente esterno dalla loro presenza. Si tratta di un veleno neurotossico per cui il suo impiego in agricoltura è stato vietato. Studi recenti hanno anche dimostrato un suo effetto transgenerazionale, ovvero la capacità di essere trasmesso da una generazione all’altre. Se decidiamo di usare questo prodotto, è molto importante non superare mai le dosi riportate sulle confezioni. Se il cane dovesse leccare la zona di applicazione, potrebbero verificarsi fenomeni di salivazione eccessiva o scialorrea.
Nel caso dell’imidacloprid (Advantix, Seresto) è necessario segnalare l’elevata tossicità dimostrata da questa sostanza nei confronti delle api. L’effetto neurotossico sugli apidi è infatti letale. Per fortuna, dal 2008 sono state introdotte restrizioni nel suo impiego in ambito agricolo. Si tratta di un prodotto da utilizzare solo sui cani dato che risulta tossico per i gatti.
Altro particolare da tenere ben presente sono i collari a rilascio continuato. Questo tipo di prodotto ha una più elevata concentrazione di sostanza, per cui in caso di reazione avversa la risposta sarà proporzionata. Inoltre, se in casa dovessero esserci bambini piccoli sarebbero da preferire altre soluzioni.
Il mio cane ha preso le zecche nonostante l’antiparassitario
In determinate circostanze è quasi impossibile impedire che l’animale venga assalito dai parassiti. Ciò accade in determinati scenati in cui la presenza di insetti nocivi è molto elevata o si ha avuto contatto diretto e prolungato con altri animali già infestati.
Perciò, il nostro consiglio è quello di valutare il rapporto rischio/beneficio insieme al proprio veterinario, prima di fare una qualsiasi scelta.
Di cosa sono fatti gli antiparassitari naturali?
L’ Olio di Neem è molto utilizzato in agricoltura proprio per le sue capacità antiparassitarie naturali che rispettano invece gli insetti benefici come le api e le coccinelle. Il principio attivo che svolge l’azione antiparassitaria è la Azadiractina. Efficace contro pulci, zecche, acari, zanzare e molte altre specie di insetti nocivi. Non ha alcun effetto dannoso per la salute di animali e umani per cui può essere utilizzato anche su cuccioli e cagne in allattamento.
Il geraniol disidrata la chitina e blocca le vie aeree dei parassiti. L’olio può essere applicato esternamente sul manto e garantisce protezione contro pulci, zanzare e zecche, agendo anche sullo stato larvale e sulle uova. Applicabile sui cuccioli sopra i 3 mesi.
Estratti di lavanda biologica: compiono un’azione repellente naturale grazie alle proprietà dei suoi principi chimici: il linalolo e la canfora. Agisce come antiparassitario contro pulci, zecche e zanzare in azione sinergica ad altri oli naturali come quello di Neem. La sua profumazione è molto gradevole, possono essere utilizzati anche da soggetti sensibili e cuccioli.
Gli antiparassitari naturali proteggono davvero?
Sì. La loro azione repellente e insetticida è ad azione meccanica. Agiscono disidratano e bloccano le vie respiratorie degli insetti.
Posso usare un antiparassitario naturale anche sui gatti?
Nei gatti il pericolo maggiore è rappresentato dalle pulci. L’applicazione di un antiparassitario naturale specifico per felini e ad azione larvicida può essere la soluzione migliore e compatibile con la presenza di altri animali e/o bambini nell’intorno domestico.
Antiparassitari naturali adatti ai cuccioli: l’olio di Neem
Un altro aspetto molto importante è la protezione di mamma e cuccioli. Non possiamo applicare sostanze chimiche dannose durante questo periodo di sviluppo così delicato. L’opzione migliore è quella di applicare un repellente naturale più volte alla settimana prima dell’esposizione. Uno dei prodotti più consigliati è protective defense di Officinalis. Un microgel con il 90% di estratti di fiori freschi di Lavanda e olio di Neem, coltivato senza l’aggiunta di nessuna sostanza chimica. Può essere applicato direttamente sul manto dell’animale ed è adatto anche ad altri piccoli mammiferi e agli umani.
Quanto spesso vanno applicati gli antiparassitari naturali?
Le pipette possono essere applicate ogni quattro settimane, mentre il gel e i repellenti esterni possono essere utilizzati più volte alla settimana da soli o in combinazione con pipette e collari naturali.
Gli olii essenziali possono applicarsi ogni 15 giorni nei mesi caldi e ogni 30 gg il resto dell’anno.
I dosaggi medi dipenderanno dal peso dell’animale, stile di vita e stagione dell’anno. Controllare sempre le indicazioni riportate nel retro delle confezioni.